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Potsdamer Platz, Berlin, 28.02.2016, by Massimo Maggipinto.

Crossing Avenue

La rue
Une contribution de Crossing Avenue, Claudia Attimonelli
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“Attraversiamo una grande capitale moderna, con le orecchie più attente che gli occhi, e godremo nel distinguere i risucchi d’acqua, d’aria o di gas nei tubi metallici, il borbottìo dei motori che fiatano e pulsano con una indiscutibile animalità, il palpitare delle valvole, l’andirivieni degli stantuffi, gli stridori delle seghe meccaniche, i balzi dei tram sulle rotaie, lo schioccar delle fruste, il garrire delle tende e delle bandiere. Ci divertiremo ad orchestrare idealmente insieme il fragore delle saracinesche dei negozi, le porte sbatacchianti, il brusio e lo scalpiccìo delle folle, i diversi frastuoni delle stazioni, delle ferriere, delle filande, delle tipografie, delle centrali elettriche e delle ferrovie sotterranee”. Luigi Russolo, L’Arte dei Rumori, 1913.
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Live at Upfall Studio (2016, 17’60”) è una traccia inedita dei Crossing Avenue, il nuovo progetto techno di Andrea La Bombarda e Andrea Montrone. Sin dai primi istanti tornano vivide le atmosfere del Manifesto russoliano di un secolo fa e attraversiamo anche noi incroci e strade metropolitane inseguiti da sonorità ipnotiche e oniriche in un viaggio fantascientifico fra le architetture urbane digitali.

È l’ora del crepuscolo, prima dell’alba un chiarore diffuso rende umida l’aria di beat che si sfrangiano irregolari sul ciglio della strada, ben presto ripresi in un avanzamento ineluttabile che accompagna il risveglio della città. A passi ondulati si aggiungono strutture ritmiche e modulazioni che s’informano di rumori urbani e concreti. Si agglutinano di tanto in tanto come sciami di insetti dalle ali metalliche e strumentali. Siamo al centro dove tutto s’incrocia e genera improvvisi precipizi ed elevazioni nei fragili meandri della mente.

“Vibrazioni, stridulazioni, scricchiolii, ronzii, schiocchi, raschiature, sfregamenti” (G. Deleuze, F. Guattari), il suono dei Crossing Avenue pulsa di macchine analogiche che sognano la carne elettronica e si stratificano in strutture digitali. C’è un angelo futurista in cima al tetto di un palazzo ad osservare l’intreccio di vie che si dipanano ad ogni crocicchio, lì dove avvengono i fenomeni dei bordi. Uno sciabordio vibrante, rivoli striati, scie di luci di automobili, sferragliare di rotaie sotterranee, laggiù, dove abitano macchinisti che instancabilmente prelevano, notte e giorno, linfa sonica e metriche ipnotiche.

È una zona della città che è centro e periferia allo stesso tempo, dove interstizi di campi dimenticati si alternano ai Piccoli Alti Luoghi (M. Maffesoli), lì passeggiano dandy postmoderni e risuonano sussulti ambient e industrial. Live at Upfall Studio è esattamente il bordo che si manifesta, un ferro che sembra piegarsi quando la metro in curva illumina gli anfratti dei tunnel. È il luccicore dell’aurora che si diffrange alla fine della piega della strada; una certa malinconia della complessità emerge all’improvviso, smistamento di traiettorie ad alta velocità, sicché l’incrocio tra due tragitti è solo fittizio, è una danza invasata di pura gioia. L’illusione dell’incontro diviene il senso della traccia. La sua poliritmia è panico ed ascesa estatica verso territori sonori da contemplare e rifuggire.

Crossing Avenue suonano una fuga postmoderna e generano una dinamica tra corporeo e macchinico che lascia senza respiro e con la voglia di lanciarsi al centro della strada.

Testo di Claudia Attimonelli, foto di Massimo Maggipinto.

Crossing Avenue sono Andrea La Bombarda (anima del progetto Domus) e Andrea Montrone, un duo che sin dal nome racconta di un crocevia di esperienze, sonorità e tecniche compositive differenti e in connessione dialogica tra loro. La techno ambient e sperimentale si immerge in ritmiche industrial incalzanti. Nel live inedito preparato per il numero 8 dei Cahiers dedicato a La Rue, i Crossing Avenue si cimentano con l’immaginario della strada come luogo dell’alterità e della convergenza transmediale. Compositori elettronici, cultori e ricercatori di risonanze tratte dal suono del quotidiano, dicono di sé in un’intervista recente: “Il tema centrale del progetto è la caduta delle certezze e una forma di dionisiaca alienazione derivante dalla contemplazione della molteplicità. Al centro vi è la persona postmoderna e la volontà di esprimere con suoni ipnotici, semplici e irregolari la complessità del reale”. Due amici e due stili contrapposti all’opera, con-fusi in una dinamica tra organico e macchinico, analogico e digitale, modulare e poliritmico, con elementi provenienti da registrazioni ambientali, campionate per mettere in scena una dialogica sofisticata, votata alla profondità e leggerezza della techno.

  • Crossing Avenue est un duo composé par Andrea La Bombarda (âme du projet Domus) et Andrea Montrone. Ce nom raconte un carrefour d’expériences, de sonorités et de techniques de composition étroitement liées. Leur Ambient Techno et Techno Expérimentale s’immerge dans des rythmes industriels soutenus. Dans Live at Upfall Studio, présenté en exclusivité pour Les Cahiers, les deux Italiens abordent l’imaginaire de la rue en tant que lieu de l’altérité. Compositeurs électroniques, chercheurs passionnés de résonances sonores venant du quotidien, ils décrivent ainsi leur projet : « Nous visons à comprendre et à révéler ce qui se passe lorsque nous avons perdu nos certitudes existentielles, ce qu’il y a au cœur de l’aliénation dionysiaque contemporaine, en explorant son rapport avec l’avènement du multiple – en le contemplant ». Voici à l’œuvre deux amis aux styles opposés mais cependant fusionnés dans une dynamique entre l’organique et le mécanique, l’analogique et le numérique, le modulaire et le poli-rythmique. Ce live propose, notamment, des éléments issus d’enregistrements de sons d’ambiance, en mettant en scène une Techno à la fois profonde, complexe et légère.
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    Claudia Attimonelli est sociosémiologue, Docteure en théories du langage et sciences des signes et chercheure à l’université de Bari Aldo Moro. Elle y enseigne cinéma, photographie et télévision. En tant que curatrice, elle collabore avec plusieurs galeries d’art et théâtres autour de projets sur la transmedialité, la musique électronique et les styles urbains. Ses passions et ses intérêts de recherche se concentrent sur la sociosémiotique de la musique, la culture visuelle, la médiologie et la mode. Parmi ses publications : Genere, musica e tecnologia (Padova 2013), To be continued. I destini del corpo nei serial televisivi (Bari 2011), Underground Zone. Dandy, Punk and Beautiful people (Bari 2011), Techno. Ritmi afrofuturisti (Roma 2008). Son dernier livre est Pornoculture. Voyage au bout de la chair (Milan 2016, Montréal 2017, Porto Alegre 2017, avec V. Susca).
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  • Français

    Les Cahiers de l'Imaginaire sont une revue de sciences humaines fondée en 1988 par Gilbert Durand et Michel Maffesoli.

    Les thèmes qui s'y sont succédés depuis sont dans toutes les têtes. Le corps, les socialités mystérieuses, les révélations politiques, les îles et la divinité continue, l'algèbre secrète des rêves, les formes infatigables du quotidien et de la fiction, les époques et leurs magies contradictoires, la fête et l'âme composent ces pages précieuses.

    Les Cahiers européens de l'Imaginaire perpétuent ces idées : trouver les mots les moins faux pour dire les imaginaires contemporains, porter et peupler nos mythologies tout à la fois, et donner à la curiosité de chacun la langue de l'autre, pour accompagner les mouvements de vie de l'Europe.

  • Italiano

    Les Cahiers de l'Imaginaire sono una rivista di scienze umane e sociali fondata da Gilbert Durand e Michel Maffesoli nel 1988.

    I temi da allora trattati risuonano sonoramente nel nostro pensiero: il corpo, l'attrazione sociale, le rivelazioni politiche, le isole immaginarie, le divinità, l'alchimia dei sogni, le forme torrenziali del quotidiano e della finzione, le magiche contraddizioni della storia e le multiple festività che marcano il nostro tempo popolano le preziose pagine della rivista.

    Les Cahiers européens de l'Imaginaire tentano e si dilettano a trovare le parole meno false possibile per nominare gli immaginari contemporanei, a decriptare le mitologie emergenti nella vita quotidiana e a porre in relazione le lingue e le culture presenti nel vecchio continente accompagnandone le trame e il vissuto.

  • Castellano

    Les Cahiers de l'Imaginaire son una revista de ciencias humanas fundada en 1988 por Gilbert Durand y Michel Maffesoli.

    Los temas que sucedieron su fundación están en todos los pensamientos. El cuerpo, las socialidades misteriosas, las revelaciones políticas, las islas y la continua divinidad, el algebra secreta de los sueños, las formas infatigables del cotidiano y de la ficción, las épocas y sus magias contradictorias, la fiesta y el alma, componen sus preciadas paginas.

    Les Cahiers européens de l'Imaginaire perpetúan esas ideas: encontrar las más adecuada de las palabras para expresar los imaginarios contemporáneos, al mismo tiempo que llevar y poblar nuestras mitologías, y dar a la curiosidad de cada uno de nosotros la lengua del otro, acompañando así los movimientos de vida en Europa.

  • English

    Les Cahiers de l'imaginaire is a social science review, founded in 1988 by Gilbert Durand and Michel Maffesoli.

    It explores the varied meanings within and beyond the body, mysterious social systems, political revelations, the isolated and continuous divinities. The secret algebra of dreams, the inexhaustible forms of the mundane and the fictitious, the ages and their contradictory magic, the festival and the soul are the stuff that fill its precious pages.

    Les Cahiers européens de l'Imaginaire perpetuates these ideas: finding the least false words to describe the contemporary imagination, sustaining and populating our mythologies, sharing our respective languages with each-other, in concert with the movements of the living Europe.

  • Portuguès

    Les Cahiers de l'Imaginaire é uma revista de ciências humanas fundada em 1988 por Gilbert Durand e Michel Maffesoli.

    Desde sua fundação, são abordados temas de diversos campos do pensamento. O corpo, as relações sociais misteriosas, as revelações políticas, as divindades isoladas e contínuas, a álgebra secreta dos sonhos, as incansáveis formas do quotidiano e da ficção, as diversas épocas e respectivas magias contraditórias, a festa e a alma fazem parte de suas preciosas páginas.

    Les Cahiers européens de l'Imaginaire perpetuam tais idéias: encontrar as melhores palavras para expressar os imaginários contemporâneos, ao mesmo tempo em que suporta e povoa nossas mitologias, e oferece à curiosidade de cada um a palavra do outro para acompanhar, assim, os movimentos de vida da Europa.

  • Deutsch

    Les Cahiers de l'Imaginaire ist eine sozialwissenschaftliche Revue, gegründet 1988 von Gilbert Durand und Michel Maffesoli.

    Sie adressiert Themen, die sich in allen Köpfen wiederfinden. Der Körper, mysteriöse soziale Systeme, politische Enthüllungen, isolierte und kontinuierliche Göttlichkeit, die geheime Algebra der Träume, die unerschöpflichen Formen des Alltäglichen und des Fiktiven, die verschiedenen Zeitalter und ihre widerspruchsvolle Magie, das Fest und die Seele füllen ihre wertvollen Seiten.

    Les Cahiers européens de l'Imaginaire führen diese Ideen fort: die treffendsten Worte zu finden, um das zeitgenössisch Imaginäre zu beschreiben, unsere Mythologien gleichzeitig zu erhalten und zu nähren, und unsere verschiedenen Sprachen miteinander zu teilen, im Gleichschritt mit dem Puls des europäischen Lebens.

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